Quando si parla di ridurre l’impatto ambientale della vita delle persone, si tende ad immaginare un mondo privo di comodità e condannato alle rinunce e ai sacrifici.
Anche se è vero che a qualcosa si deve rinunciare, se si vuole vivere in modo più sostenibile, questo non deve per forza significare la totale regressione alla condizione selvaggia.
Spesso bastano poche semplici abitudini per ridurre il proprio peso sull’ambiente. Gesti piccoli, ma significativi, che permetteranno di raggiungere lo scopo, senza doversi privare di niente.
Azione n.1 per una vita sostenibile: Fai attenzione a cosa compri
Il primo passo per ridurre il proprio impatto ambientale è quello di acquisire consapevolezza del problema che si sta cercando di combattere e fare scelte nella quotidianità che mirino a risolverlo.
Si può iniziare da cose semplici, come consumare frutta e verdura di stagione e a Km0, oppure produttori gastronomici locali.
Anche nell’abbigliamento si sta facendo strada la moda green, proponendo soluzioni alternative alla produzione vestiaria industriale.
Iniziare a indirizzare i propri acquisti verso marche impegnate per la cura dell’ambiente, permetti di entrare in un giro virtuoso di consumatori, che incentivano le aziende a fare la propria parte.
Alcune buone scelte da fare sono ad esempio quella di prediligere i prodotti bio e naturali, che garantiscano il non utilizzo di pesticidi e di ridurre il consumo di carne e pesce.
In buona sostanza bisogna fare attenzione alla sostenibilità di un prodotto allo stesso modo di come si controlla il prezzo o la data di scadenza. In modo da riempire il carrello con tutto ciò di cui si ha bisogno, ma tenendo a mente che ogni acquisto ha un proprio peso sull’ambiente. Lo scopo è quello di ridurre quel peso.
Azione n.2 per una vita sostenibile: Occupa meno spazio possibile
Uno dei problemi maggiori che affliggono il pianeta è quello della sovrappopolazione. Siamo quasi 8 miliardi di persone che vivono sulla Terra e ognuno di noi occupa uno spazio su di essa con la propria esistenza.
Un essere umano può occupare spazio in diversi modi:
- Con la propria persona
- Con i propri oggetti
- Con la sua abitazione
- Con i suoi spostamenti
- Con i suoi acquisti
Esistono discipline come il minimalismo o il decluttering che si basano proprio sul concetto di possedere il meno possibile per avere una vita più felice.
In un certo senso approcci del genere giovano anche ad avere un ambiente più pulito. Liberarsi di tutti gli oggetti superflui permette di capire concretamente di quanto poco si ha bisogno in realtà per vivere. Riducendo gli oggetti in proprio possesso, si libererà lo spazio che occupavano, riducendo la propria impronta sul pianeta.
Esistono luoghi nel mondo che hanno subito un forte spopolamento, alcuni comuni italiani sono quasi deserti.
Se ne sente poco parlare ma spesso realtà molto vicine a noi su cui varrebbe la pena ripopolare. Una scelta saggia, per restringere il nostro impatto, è quella di prendere in considerazione la ristrutturazione di locali già esistenti, piuttosto che cementare ulteriormente. Questa è un’azione meno quotidiana delle altre, ma che vale la pena tenere a mente quando si decide di fare un passo così importante.
Decidere di spostarsi con i mezzi pubblici è un altro metodo per occupare meno spazio. Considerando la quantità di macchine che trasportano uno o al massimo due passeggeri: occupano uno spazio ben più ampio rispetto a uno scenario dove tutti scelgono di muoversi in bus per esempio.
Azione n.3 per una vita sostenibile: Non consumare più del necessario
Il pianeta non è in grado di provvedere al sostentamento di tutta la popolazione mondiale con le risorse di cui dispone.
Esiste un giorno chiamato “Overshoot Day”, che cambia di anno in anno. È il giorno in cui con un semplice calcolo si stabilisce, a livello illustrativo, il momento esatto nel quale l'umanità consuma interamente le risorse prodotte dal pianeta nell'intero anno.
Nel 2021 è stato il 29 luglio. Nel 1972 era stato il 10 dicembre. Nel 2000 era già arrivato al 22 settembre.
La crescita demografica esponenziale, l’eccesso di produttività, gli allevamenti intensivi, l’aumento della ricchezza e del tenore di vita hanno inciso su questa grave crisi delle risorse.
Fare attenzione ai consumi di acqua e luce e assicurarsi di soddisfare adeguatamente il proprio fabbisogno nutrizionale, senza eccessi, per avere una dieta sana e bilanciata.
Limitare i propri consumi non è solo un modo per impattare meno sull’ambiente in termini di utilizzo delle materie prime. Significa anche produrre meno immondizia, altro fattore che incide molto negativamente sull’ impronta ecologica.
Azione n.4 per una vita sostenibile: Non sprecare risorse
Una delle situazioni in cui la pratica di non sprecare nulla ha meravigliosamente fatto presa è quella della ristorazione.
Negli ultimi tempi i più grandi chef stellati hanno abbracciato l’idea di una cucina senza sprechi, in continuità la tradizione della cucina povera, dove nulla veniva scartato.
È un esempio importante, di come bisogna farla rivivere quella tradizione, inogni ambito, perché non possiamo più permetterci altri sprechi.
Azione n.5 per una vita sostenibile: Dai il buon esempio
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, quante volte l’hai sentita questa frase? Però c’è un motivo se viene usata così spesso.
Cambiare se stessi è sicuramente meno complicato che cambiare il mondo, con la possibilità di essere d’ispirazione per qualcun altro.
Molte persone si stanno muovendo per fare la propria parte: c’è chi raccoglie immondizia mentre fa jogging, chi pulisce le spiagge mentre è in vacanza, sempre più persone fanno la raccolta differenziata.
Le azioni che si possono compiere per aiutare l’ambiente sono molte e spesso sono come le buone azioni: sono contagiose.
Alcune compagnie come Legambiente che organizzano spedizioni di pulizia di aree naturali contano ogni anno sempre più volontari. A dimostrazione del fatto che molte più persone si stanno interessando alle tematiche ambientali, imitando l’esempio di chi l’ha fatto prima di loro.
Anche nelle scuole si è fatto un grande lavoro per educare i ragazzi al tema dell’ambiente, producendo una generazione più sensibile riguardo certe tematiche, tanto da esplodere in manifestazioni come il Fridays for Future.
Grazie per aver letto questo articolo, speriamo che ti sia stato utile. Se cerchi altre curiosità ecosostenibili visita il nostro blog. Se invece sei in vena di acquisti green prova a dare un’occhiata ai prodotti nel nostro negozio.
Articolo a cura di Renato Sarlo