Il vetro è un materiale straordinario: ecologicamente compatibile con l’ambiente, è dotato di una versatilità che gli permette di assumere forme sempre nuove attraverso meticolose tecniche di lavorazione.
Trattare artificialmente le materie prime di cui il vetro è composto, significa modellarlo nelle sue forme più svariate, permettendogli di acquisire proprietà chimico-fisiche diverse e adatte al suo utilizzo.
La lavorazione del vetro industriale prevede l’impiego delle seguenti tecniche:
- fusione;
- formatura;
- ricottura;
- finitura.
In natura invece, il vetro si forma quando:
1) la sabbia di quarzo si scioglie a causa di un brusco innalzamento della temperatura (provocato da fulmini, eruzioni vulcaniche o forti impatti meteoritici);
2) la massa fusa subisce un successivo raffreddamento.
Possiamo dunque definire il vetro come un fluido solidificato.
Lo “stato vetroso” è conosciuto come il quarto stato della materia (dopo quello solido, liquido e gassoso).
Il vetro ha infatti la proprietà di irrigidirsi senza cristallizzarsi, mantenendo la stessa struttura molecolare dei liquidi.
In questo articolo vi proponiamo una guida semplice della lavorazione del vetro nelle sue 4 fasi, osservando da vicino il processo con cui questo meraviglioso materiale prende vita.
Fase 1 di lavorazione del vetro: Fusione
Durante questo primo passaggio, materiali grezzi come la sabbia silicea, il carbonato di sodio e la calce, vengono aggiunti a sostanze minerali vetrificanti che agiscono da fondenti.
A questo punto si inserisce la miscela nella fornace e la si lascia riscaldare per 24 ore ad una temperatura di 1200-1500°C.
Il prodotto ricavato dalla fusione è un liquido appiccicoso dalla consistenza del miele.
La decomposizione dei carbonati e dei solfati iniziali causa la formazione di bolle di gas, che vengono accuratamente rimosse dalla massa vetrosa attraverso l’aggiunta di sostanze affinanti.
Si ottiene così un fluido chiaro, trasparente ed omogeneo.
Fase 2 di lavorazione del vetro: Formatura
Questa fase prevede l’utilizzo di diverse tecniche, applicate sul vetro ancora fluido per forgiarlo in una forma definita.
Le modalità di lavorazione del vetro cavo, (da cui si ricaveranno recipienti, bottiglie, bicchieri ecc..) sono:
- la colata: la massa vetrosa viene fatta aderire ad uno stampo sfruttando la gravità e la forza centrifuga;
- la soffiatura: il vetro fuso viene trafitto da una canna da soffio, per modellare la sua forma attraverso un getto d’aria.
Esse si avvalgono del campo di temperatura, della fluidità e della viscosità del vetro per plasmarlo, evitando successive alterazioni.
Per quanto riguarda la lavorazione del vetro piano (da cui si ricaveranno lastre utili per infissi, finestrini auto, box doccia ecc..), si utilizza la tecnica della laminazione. Essa prevede lo scorrimento del vetro fuso in rulli d’acciaio raffreddati, attraverso i quali si forma un nastro continuo.
Fase 3 di lavorazione del vetro: Ricottura
Con la tecnica della ricottura si vanno a rimuovere le tensioni interne accumulate nel vetro durante la fase precedente, sottoponendolo prima ad alte temperature per uniformare termicamente ogni punto, e successivamente ad un graduale raffreddamento che gli attribuisce la sua forma finale.
Eliminate tutte le torsioni, è possibile procedere con la quarta ed ultima fase del processo di produzione, in cui il vetro sarà tagliato e modellato.
Fase 4 di lavorazione del vetro: Finitura
Arrivati a questo punto della lavorazione del vetro, non resta che rifinire il prodotto quasi finito.
Le pratiche di finitura possono essere:
1) Termiche:
-
tempra: un brusco sbalzo di temperatura permette di aumentare la resistenza meccanica del vetro alla trazione e all’urto;
-
fusione locale: esposizione ad alte temperature per assemblare più parti.
2) Meccaniche:
- smerigliatura: rende il vetro traslucido;
- molatura: elimina i bordi taglienti del vetro;
- intaglio: trattamento della superficie del vetro realizzato a freddo.
3) Chimiche:
aggiunta di acido fluoridrico per ottenere l’opacizzazione totale o parziale della lastra di vetro.
Al termine delle 4 fasi di lavorazione, il vetro è pronto per svolgere la sua funzione.
In questa prima vita potrebbe aver assunto le sembianze di un bicchiere, una bottiglia, una lampadina, uno specchio, una finestra, o perfino di una bellissima opera d’arte.
The Pedestal, Alexandra Reeves
L’infinita rinascita del vetro
A prescindere dalla forma conferita al vetro con la prima lavorazione, una volta terminata la sua mansione, può andare incontro a trattamenti di post-riciclaggio che gli permetteranno di assumere sembianze totalmente nuove.
Questo meraviglioso materiale infatti può essere recuperato e reimmesso nel ciclo produttivo infinite volte mantenendo intatta la sua qualità e rispettando l’ambiente.
Noi di Amarzo recuperiamo incessantemente ex-bottiglie di vino, per donare loro una nuova vita e creare opere originali in vetro eco-sostenibili. Se anche tu hai a cuore la salvaguardia del nostro pianeta e sei un amante della tradizione artigiana, vieni a scoprire i prodotti di vetro riciclato al 100% sul nostro Sito.
Articolo a cura di Sofia Tamborra